Tasse per l'acquisto d'immobili in Italia
Questa guida offre una prima panoramica sulle principali imposte da considerare nell'acquisto di un immobile in Italia.
ACQUISTO D’IMMOBILI USATI
Per l’acquisto di un immobile usato in Italia è prevista l’imposta di registro, che corrisponde all’imposta di trasferimento immobiliare. L'aliquota è del 2% sul valore catastale se l’immobile viene acquistato come prima casa e del 9% sul valore catastale per seconde case o casa vacanza. Oltre all’imposta di registro, sono previste anche un’imposta ipotecaria e un’imposta catastale, entrambe d'importo fisso pari a 50 euro.
ACQUISTO D’IMMOBILI DI NUOVA COSTRUZIONE
Quando si acquista un immobile di nuova costruzione da un’impresa costruttrice, si applica l’IVA. L'IVA applicata all'acquisto di un immobile è del 4% sul prezzo di compravendita per la prima casa e del 10% per seconde case o casa vacanza. In questi casi, l'imposta ipotecaria, l'imposta catastale e l'imposta di registro sono dovute in misura fissa e ammontano a 200 euro ciascuna. Se l’immobile acquistato è classificato come di lusso e rientra nelle categorie catastali A1, A8 o A9 – ad esempio, una villa di nuova costruzione di grandi dimensioni, con un ampio terreno e finiture di pregio – si applica un’IVA del 22% sul prezzo di acquisto. Tuttavia, questa casistica rappresenta un’eccezione e non si applica alla maggior parte delle ville di nuova costruzione comunemente presenti sul mercato.
FATTORI DETERMINANTI PER IL CALCOLO DELLE IMPOSTE
Per determinare con precisione le imposte da pagare, è fondamentale verificare se l'immobile verrà acquistato come prima o seconda casa e se la compravendita avviene tra privati o se una delle parti è una società. Quando una società è coinvolta nella transazione, la situazione fiscale può variare e richiede una valutazione caso per caso. Per maggiore chiarezza, abbiamo preparato due tabelle riassuntive che illustrano le imposte applicabili all’acquisto di un immobile usato e di una nuova costruzione.
